Al fianco di Gioele, verso Dakar

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Nello scorso periodo mi sono concesso una vacanza nel Deserto Tunisino coinvolto da Federico Milighetti, amico e malato cronico di “da mal d’Africa”. Federico organizza regolarmente viaggi nel continente Africano, infatti qualche anno fa andai con lui in Mauritania e ricalcammo due tappe della storica Dakar di cui una, quella in cui perse la vita Fabrizio Meoni. L’obbiettivo infatti era proprio la visita al Cippo dedicato a Fabrizio, costruito da amici e cari, proprio sul punto di quel maledetto incidente.

Con venti giorni a disposizione, scelsi di viaggiare a bordo di un comodo 4×4 e poter finalmente apprezzare (senza fretta) le bellezze che offre il paese. Una novità per me che su quelle piste, essendo impegnato in gara in sella alla moto, potevo permettermi di dare al paesaggio circostante, solo una rapida occhiata. Reduce da quel viaggio, per questo viaggio in Tunisia ho scelto di guidare la moto insieme ad altri quattro piloti tra cui Gioele Meoni (figlio di Fabrizio) Paolo Lucci, Federico e Aurelio.

Oltre a noi, altre quattro auto capitanate dal Defender del “Gazzo”che, seguendo le guide dello staff di Habib Laajiami (in arte Habin KTM, personaggio famoso nell’ambiente motociclistico che organizza l’assistenza logistica trasportando tutto il necessario per bivaccare e la benzina per rifornirci nel corso del giro) ci siamo avventurati tra le dif cili dune Tunisine. Qualcuno potrà smentirmi ma personalmente, nella mia esperienza nei rally, mai ho trovato dune così complicate.

Le dune tunisine sono insidiose in quanto poco alte, irregolari, molto ravvicinate tra loro e dalla consistenza della sabbia molto variabile. Ricordo ancora quanto era faticoso attraversare questo deserto mantenendo un alto ritmo di gara durante le edizioni del Rally di Tunisia e della Dakar. Le mete del nostro viaggio sono state le “classiche” del paese, partenza da Doùz alla volta di Ksar Ghilan per poi ripiegare ad El Mida seguendo al lago di Ain Ouadette e per poi risalire da Timba e ritornare a Doùz.

Oltre a divertirci, uno degli scopi di questo tour è stato quello di consigliare Gioele Meoni in previsione della preparazione alla partecipazione della su prima Dakar. Avete letto bene, il figlio del grande Fabrizio prenderà parte all’Edizione N.46 nella categoria Marathon. Tanti anni fa, Fabrizio espresse il desiderio di partecipare un giorno alla Parigi-Dakar al fianco del figlio Gioele.
Purtroppo sappiamo come il destino abbia voltato le spalle al grande campione, ma a Gioele quell’idea non è mai uscita dalla testa e così, per onorare il sogno del padre, si è deciso a realizzarlo.

Devo ammettere che collaborare con Gioele ad un progetto che riconduce a Fabrizio, amico e compagno di squadra con cui ho lavorato tanti anni, è stato veramente emozionante oltre che divertente. Nel corso della giornata “ho dispensato” teorici consigli di guida, messi in pratica da Paolo Lucci, giovane promessa Italiana nel mondo dei rally. Un bellissimo spettacolo vedere guidare Paolo nel deserto dal vivo, veramente bravo!

Con noi anche Ettore, figlio di Milighetti che una volta montate le tende per bivaccare si divertiva con la sua KTM 65 a “giracchiare sulle circostanti dune”. Immaginate che spasso a soli sette anni avere già la possibilità di “assaggiare” il deserto. Esperienza unica!
Ora, visto i momenti di crisi economica, il compito più difficile per Gioele, ma anche per Paolo, è quello di reperire un budget sufficiente per realizzare la partecipazione alla Dakar e realizzare il sogno.
Colgo quindi l’occasione per far promozione al loro progetto ed invitarvi a sostenerlo!

Ma torniamo in Italia e, per rimanere in tema, proprio a Castiglion Fiorentino, terra natale di Fabrizio Meoni e location dove si è svolta la “Prima” del Trofeo Enduro KTM. Per l’occasione Gioele, ha messo a disposizione dell’organizzazione e di tutti i concorrenti la sua applicazione. Parliamo di WHIP LIVE e vi consiglio di scaricarla sul vostro smartphone.
Si tratta di una app. molto utile perché con essa si può piani care un percorso e, tramite un innovativo sistema di Live Tracking segnalare sempre la nostra posizione sul percorso. Con WHIP LIVE si ha la possibilità di tenere sotto controllo la situazione e sapere esattamente dove intervenire in caso di necessità.

Tornando al Trofeo, tutti saprete del grande successo della manifestazione con una partecipazione da record che ha raggiunto i 530 partenti. Gara a parte, è fantastico sapere che a distanza di tempo, è rimasta una grande soddisfazione da parte della comunità locale di Castiglion Fiorentino. Per questo devo ringraziare Mario Agnelli, sindaco dinamico e lungimirante ed il Motoclub Castiglion Fiorentino, Fabrizio Meoni, laborioso e ben organizzato ha agito e soddisfatto le aspettative di tutti i partecipanti.

Oltre al mitico Gigi Bianchetti, ora collabora al l’organizzazione del Trofeo Luca Rovero, Medico in moto che, oltre ad essere operativo in gara, ci accompagna nelle ispezione del percorso individuando i punti più pericolosi e le vie più veloci per accedervi. Luca è un valore aggiunto al campionato ed un amico in più all’interno del team di lavoro

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