Gio Sala all'inaugurazione del monumento in memoria di Fabrizio Meoni

Inaugurata a Castiglion Fiorentino una scultura dedicata al motociclista italiano tragicamente scomparso nella Dakar del 2005 e nel cui nome sono state realizzate tre scuole in Senegal.

Gio Sala alla cena con gli Amici Enduristi di San Severino Marche nella Locanda Salimbeni

Gio Sala al "Tributo al Capitano" Augusto Taiocchi a Montecampione

La Vigilia di Pasqua il poliedrico Claudio Terruzzi ha organizzato a Montecampione un ritrovo tra vecchie glorie della Regolarità per un tributo ad Augusto Taiocchi.

Taiocchi è stato un grande pilota che ha vinto titoli a destra e a manca, indubbiamente un “Campionissimo”, ma che lo distingueva dagli altri era il suo carattere forte e determinato, chi l’ha vissuto in Squadra nel Trofeo alla 6 Giorni, lo ricorda come la persona giusta in quel ruolo, deciso e capace, sempre pronto a dare un consiglio a chi era in difficoltà, non si faceva mai sopraffare dall’emozione nei momenti più tesi o delicati, in una parola, un leader.

Io personalmente quando era in attività lo conoscevo solo di fama, ovvero il ragazzino che vede il campione in gara e ai “paddock” (non ricordo se si chiamava già così l’area dove si faceva la meccanica) e proprio per il suo carattere deciso mi faceva soggezione, rinunciando ad avvicinarlo anche per un solo autografo , fin che poi entrando nel Team Farioli ho avuto modo di conoscerlo con uno dei suoi amici più stretti, Bruno Ferrari, e così ho scoperto una persona stupenda, “alla buona” ma come dicevo prima, forte e deciso; ricordo che spese parole d’elogio in una Valli a mio favore, e naturalmente questo consolidò ulteriormente la mia stima e l’amicizia, insomma una grande persona, oltre che campione.

Venendo a Terruzzi, è stato un grande pilota che ha fatto grandi cose, ma senza mai fare il “botto”, perché lui il botto l’ha fatto più nella vita che nelle gare, infatti è un imprenditore di successo, e la sua forza è quella di diffondere una tale simpatia che basta scambiare quattro parole che ti vien voglia di diventargli amico, ma oltre alla sua simpatia è una persona sensibile, ed infatti ha ideato e voluto questa manifestazione proprio per ricordare il suo grande amico Augusto Taiocchi, anche se alla fine della manifestazioni Claudio ha detto; ho restituito ben poco a Gusto rispetto a quanto mi abbia dato in termini di umanità amicizia e forza di carattere , io giovane fighetto milanese "adottato" da un campione che per me ai tempi era un semidio!
Inutile dire quante energie ha speso per trovare e ospitare tutti i personaggi della maglia Azzurra, dai piloti, manager, meccanici e amici del tempo, ricordando anche quelli che purtroppo sono scomparsi.

Ha coinvolto campioni di oggi, personaggi illustri come Guido Meda, Gigi Soldano, Dario Agrati e tanti altri, poi ha scomodato le Autorità di Montecampione per allestire il Parco Chiuso in piazza ed avere i permessi per transitare in un bosco dove ha disegnato una Linea degna per ricordare “Il Capitano”.
Claudio per essere sicuro della riuscita si è affidato in buone mani, ovvero al M.C. Sebino capitanato da Costante, che con i suoi uomini hanno allestito la parte tecnica, sportiva e lavorato per quella burocratica, ma ovviamente la riuscita è arrivata grazie ai tantissimi campioni che hanno prontamente risposto all’invito con tantissimo entusiasmo, non sto a ricordare tutti i nomi, ma pareva di essere ad una Valli degli anni 70/80.

L’ambiente era sereno e gioviale, visto l’età, il poco allenamento e gli “acciacchi” vari, la componente agonistica era “relativamente sentita”, per poi scomparire del tutto dopo il primo giro di prova, dove con le moto dell’epoca negli oltre 6 minuti di radici e viscido, le braccia dure hanno consigliato una guida “meno aggressiva”, ma senza mai tirarsi indietro, perché in ballo c’era l’orgoglio di sostenere la propria squadra.

In ogni caso il più in forma è risultato Tullio Pellegrinelli, il più coreografico Ciro De Petri, il più stoico Arnaldo Farioli, il più sfortunato (o forse sfigato) Giovanni Sala, nella seconda speciale sono andato in riserva, bestemmiando turco per riaccendere il K 340 del 1981, ma comunque tutti hanno avuto un ruolo speciale nel corso della giornata, e Terruzzi con la sua idea ha fatto rivivere le emozioni del podio a tutti i partecipanti, si sono visti visi commossi ed emozionati sia per la causa della manifestazione che per la felicità di ritrovarsi tutti uniti in una splendida giornata dedicata alla Regolarità.

Nota di plauso anche agli oltre 2.000 spettatori, che sportivamente hanno sostenuto indistintamente tutti i partecipanti, ma soprattutto hanno tenuto un comportamento civile non lasciando alcuna traccia e alcun rifiuto nel bosco.